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domenica 30 agosto 2015

Il deserto grigio

EEEEEEE BENTORNATA A ME!

Ciao a tutti! Pensavate di esservi sbarazzati di me, eh? E invece no!
Okei, torno seria. Scusatemi di tutto cuore: mi sono presa una luuunga vacanza estiva per rimettere a posto idee e priorità, e per una volta rilassarmi (spero meritatamente). Ma ora che Settembre incombe minaccioso, è ora di tornare all'opera!
Mi aspetta un anno molto duro, tra patente e maturità. Spero - anzi, credo! - che col vostro sostegno ogni mia forma di tensione si possa alleggerire. Ordunque, iniziamo!

Una spessa coltre simile a nebbia inondava tutta la zona. Il deserto grigio s'estendeva in tutta la sua aura minacciosa, e ad ogni passo si ribellava un po' di più, sollevando un vento impetuoso che la faceva starnutire.
Sadia se l'era immaginato diverso. Non sapeva nemmeno lei se più o meno spaventoso, di certo però quella vista incuteva abbastanza timore da indurla a tornare indietro. Ma non c'era tempo, né modo. Doveva andare avanti.
Zampettò ancora un pochino, verso l'orlo del baratro. Guardò giù... "Che vertigini!" pensò tra sé. Rientrò nei limiti.
Era stanca; solo l'adrenalina la spingeva a continuare. L'aria era irrespirabile, peggio di quella di casa sua - eppure abitava praticamente sottoterra, e lì sì che non si respirava mai! Che noia però, sempre divisa tra casa e lavoro, mai un attimo di pausa. Per questo si era ribellata, ed era giunta fin lassù: per dimostrare che lei non era inferiore a nessuno, che anche lei poteva compiere imprese straordinarie ed affrontare la natura.
Continuò a camminare finché non intravide uno strano oggetto rosso. Si avvicinò: ma era una macchina! Che ci faceva lì? Euforica, entrò nello stretto abitacolo, giusto in tempo per evitare un enorme animale che passava di lì. Santo cielo, che schifo! Peloso, dalle lunghe zampe, più che un ragno sembrava un robot gigante. Si nascose nella vettura, immobile finché non passo. 
Si doveva essere appisolata da qualche minuto quando sentì delle voci. Stava ancora sognando? Non credeva proprio. Uscì dall'auto e sgattaiolò via, rischiando di scivolare sulla sabbia. 
Vide una casa. La sua destinazione.
Nessuno dei suoi amici si voleva avvicinare ad essa. Giravano strane voci al riguardo: che fosse infestata, che ci fosse morto qualcuno, che vi abitasse una vecchia strega. Ora Sadia l'avrebbe scoperto, una volta per tutte.
Spingendo il portoncino rosa, entrò. Anche dentro, la sabbia grigia s'era insinuata in ogni dove. 
Cautamente si guardò attorno. Al centro della stanza c'era un divano, con di fronte un tavolino con dei fiori finti. Attaccata alla parete c'era la TV, e dietro al piccolo salottino la cucina, con lavatrice e forno impilati. Che strana combinazione!
Anche sul davanzale c'erano tulipani finti. Nel forno chiuso giaceva una torta, a terra un tappeto. Sadia s'inoltrò ulteriormente, seguendo lo stretto corridoio rivestito di carta da parati gialla. C'era uno specchio, ma era troppo in alto per lei. Intravide il bagno, composto essenzialmente da doccia, water e lavandino, senza troppi fronzoli. Ed infine la camera da letto: un grande baldacchino sovrastava ogni cosa, facendo sfigurare i mobili bianchi di ottima fattura. Invitanti cuscini erano posti su tutto il materasso, e su di essi...
Sadia raggelò. Per un attimo non riuscì a muoversi, poi si avvicinò con circospezione. Quello era Adon!
"Adon... Stai bene? Sono anni che ti cerchiamo..." Quando lo mosse, però, scoprì che era morto.
Trattenne un urlo. Doveva fuggire da quel posto maledetto!
Uscì di corsa, il respiro affannoso che si scontrava contro l'aria putrida non le permetteva di andare veloce quanto avrebbe voluto. Inciampò sulla porta: un ragno, più grande del precedente, se ne accorse e fece per avvicinarsi, ma lei andò via, corse fino al punto dal quale era venuta, quando...
"AAAAH! UN RAGNO! SIMONE, SILVIA, DA QUANTO TEMPO NON SPOLVERATE QUI SOPRA? CHE SCHIFO!" 
Un panno della polvere la tramortì. 
Sadia la formica precipitò nel vuoto. 
Il mobile dei giochi dell'infanzia fu ripulito.

Hei, che ti aspettavi? ;)
Spero vi sia piaciuto! In tal caso commentate :D
Vostra,
Ivy (si riparte!)