Ma torniamo in carreggiata: supponiamo che su 25 alunni di una classe almeno uno divenga famoso. Divenga... Ballerino. Famoso ovunque. Gli altri 24, gelosi, vorranno avere un pò di celebrità: chiameranno il nostro Billy Elliot e gli diranno "Ciao, ti ricordi di me? Sono il tuo amico delle elementari... Quello che per finta diceva che eri grasso! Mi manderesti due autografi... O ancor meglio, mi faresti salire sul palco?" Billy (ormai l'ho battezzato così) potrebbe dire "no, non si può per regolamento"... E lì scatterebbe il putiferio. L'invidia prenderebbe piede: il compagno andrebbe nel salottino di Barbara d'Urso a raccontare che il suddetto Billy era grasso alle elementari, e che... Boh, che picchiava tutti i bimbi, che alle superiori si drogava, che gli aveva rubato la ragazza, qualunque cosa - vera o presunta - che potesse screditare il ballerino. Che, volente o nolente, sarebbe automaticamente etichettato come grasso, violento, drogato, bastardo. Poi la gente vedrà se crederci o meno, intanto qualcuno ci crederà.Ebbene, questo è uno dei nostri esempi: il successo non perdona.Chiaro esempio è Belen Rodriguez: cosa fece mai quella donna per essere odiata tanto? Amò, ed ama ancora. Fece il suo lavoro, di soubrette, cantante niente male, ballerina provetta. Disse la propria opinione. Eppure è odiata da più della metà della popolazione: perché è bella, perché è brava, perché ha successo. Perché ama ed è ricambiata, e tra un pò sarà anche madre. Perché vive. Primo: se ce l'ha fatta lei, perché noi non possiamo farcela? Secondo, per chi dicesse "ah, lei è Belen, lei è bella, lei è brava": non siamo forse bravi anche noi in qualcosa? Non siamo forse anche noi determinati a divenire qualcuno? Non siamo amati anche noi, non amiamo anche noi? Con noi intendo ovviamente le persone che non fanno (ancora) parte dello Star System. Ma allo stesso tempo: vedendo quanto è odiata lei, davvero vogliamo essere odiati anche noi? Davvero vogliamo vivere con i fotografi alle calcagna, i rotocalchi che parlano di noi, la vita privata tutto meno che privata?Detto ciò, vi starete dicendo: ma questa si contraddice! Prima sbraita che bisogna divenire qualcuno, poi che il successo non perdona!
P.S. Inutile dirvelo: scrivetemi le vostre opinioni, sono ben accette!
"Non lasciate volar via i vostri sogni, o finiranno nel dimenticatoio"
RispondiElimina"... tento di dimostrare che non voglio essere dimenticata un giorno: poiché sono certa che se non diverrò qualcuno mi sentirò come se avessi fallito, come non essere mai esistita. Poi pagherò tutte le conseguenze del caso. Ma almeno vivrò"
Quante lacrime, sono completamente d'accordo.
Grazie Martin, speravo di averti colpito ancora... Leggere che riesco a farvi cogliere ciò che intendo è sempre un piacere.
EliminaGrazie mille, ne sono lusingata! Vi farò avere presto mie notizie.
RispondiEliminaIvy
Vendichiamoci alla mediocrità! ;-)
RispondiElimina...tu sai cosa intendo...
BRAVA!
m.a.mar.anto
Già :D Bisogna sbattere in faccia le soddisfazioni a chi non è soddisfatto del lavoro altrui... Un bacione, e grazie d'esser passata!
EliminaIvy