. . . All you life, you were only waiting for this moment to be Free . . . * Nulla enim culpa est in somnis.

martedì 26 marzo 2013

Sfruttamento

Gooood morning people! Vacanze, tanto agognate vacanze, sono arrivate. Per chi non lo avesse notato, ho sistemato un pò il layout del blog, aggiungendo i magnifici widget della cara Iole (http://iolecal.blogspot.it/), che ringrazio infinitamente. Poi faccio TANTISSIMI AUGURI alla mia cugginetta Sara (con due G, perché siamo uniche <3 ) e saluto Milly e Vittorio, che spero di rallegrare con questo mio nuovo raccontino! E naturalmente grazie a tutti voi, che avete fatto arrivare il contatore a ben + 2500 visualizzazioni! :D
Buona lettura, e se non mi faccio viva prima mi trovate all'ospedale a fare una lavanda gastrica per eccesso di cioccolata, quindi v'auguro fin d'ora BUONA PASQUA!

M'accendo.
Una donna in carne sta aiutando una giovane donzella ad indossare un abito. Borbotta qualcosa, mentre stringe i lacci del vestito con le dita cicciotte, il grembiule insudiciato ed unto, un vestitone rosa confetto indosso, che la fa apparire ancora più grassa, e che fa un netto contrasto con la pelle color cioccolato. Una cuffietta legata sotto al collo completava la mise un pò particolare. Roba antica.
Cambio: un omino vestito di nero, basso e ridicolo, sta imitando qualcosa... Sembrerebbe un giradischi. Accanto un uomo poco più alto di lui, con uno smoking azzurro come la cravatta ed una camicia bianca, capelli e pizzetto nero, ed una donna alta e magra, bruttina, un collier vistoso, un vestitino un pò lungo in pizzo rosa con alla vita una fascia fucsia come le decolleté. Occhiali sul naso pronunciato, capelli folti che si protendono verso il basso in intricati ricci bruni. Non ho voglia di ridere.
Cambio: una donna piange sul corpo inerme di quello che suppongo sia suo figlio. L'uomo, ferito da un'arma da fuoco, geme le ultime parole prima di spirare. La donna piange, piange, piange... Allegria!
Cambio: un ridicolo uomo vestito di nero, mantello nero, stivali neri, mascherina nera e cappello nero è intento a scrivere qualcosa con la spada lunga e sottile sulla pancia di un suo compare basso e grasso, con baffetti alla spagnola ed uniforme blu e rosso. Troppo avventuroso.
Cambio: una ragazza bionda dormiva profondamente. Le labbra voluttuose e tinte di rosso sono messe in risalto dalla rosea gote e dalle ciglia lunghe ed incurvate. Un giovane dai capelli bruni s'avvicina, poggia le sue labbra su quelle della giovane e la bacia. Quando si stacca, la bella si risveglia, gli occhi azzurri quasi abbinati al biondo platino della chioma lucente. Siamo cresciuti.
Cambio: un bimbo gattona in pannolino. In primo piano, la scatola colorata invita a comprare la nota marca. Pubblicità.
Cambio: Una donna coi bigodini trattenuti da una retina si sta mettendo lo smalto sulle unghie dei piedi. Ha il telefono nell'incavo tra la spalla e il collo. Dall'altra parte del filo, una ragazzetta graziosa, dai tratti occidentali, buttata su un letto rosa, indossa una maglietta aderente bianca - che ovviamente le sta perfettamente - e confida i problemi all'amica. Va meglio a quanto pare.
"No beh sai com'è lui, non mi vorrà mai..."
"Ma su, che dici!"
"Ma si, lo vedi com'è scontroso quando mi vede... Se ci sono altri è un marmo, da soli è tanto tenero. Non me la sento. Non gli piaccio, ne sono sicura..."
"Ma suvvia, non dire cos... Cazzo! Scusa tesoro, m'è caduta la boccetta dello smalto..." Effettivamente  il rosso passionale si va spandendo sulla sedia, cadendo a gocce come sangue. La ragazza tenta invano di asciugarlo con della carta da cucina, ma spande solamente la macchia su tutte le mattonelle candide. Una risata fuori campo.
La ragazza c'ha rinunciato. Torna alla cornetta. "Appena mia madre vedrà questo disastro..."
Non finisce la frase, perché lo sento. Sento che arriva... Diventa tutto nero. Qualche secondo, seguito da un'imprecazione colorita. Mi arriva uno schiaffo. Poi un pugno. Sono fragile, diamine! Già non mi si spolvera... 
L'AGGIORNAMENTO!
Poi compare il logo di mio padre, torna il numeretto del canale. La ragazza di prima è ancora al telefono: "...me dovresti proprio tentare."
Volume più alto, mal di testa.
"SE NON TENTI NON LO SAPRAI MA..." La ragazza scivola e cade di sedere. Altre risate.
Ma nessuno pensa a me.
Sottopagata, s'annoiano anche a lavarmi perché mi sporco subito. Sono la serva di un anoressico pieno di brufoli colorati da schiacciare. Lavoro anche 20 ore al giorno, e non è raro che mi dimentichino accesa. Talvolta sono anche graffiata, ammaccata, unta. In qualunque mio buco c'infilano un tubicino, sembro una cavia da laboratorio. Videogioco-Telefilm-Soap Opera-Telegiornale-Sitcom-Talk Show- Pubblicità... Non stop. 7 giorni su 7, soprattutto i festivi. Sempre nello stesso punto. 
Fino a quando non uscirà la mia copia super moderna, che s'accende con la voce in modo che il pigrone non dovrà più tormentare nemmeno lo smilzo, e verrò rottamata.

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Beh, c'è ancora posto per me al manicomio? Baciniiii :* yours, Ivy

2 commenti:

  1. o m o s e s s u a l i t à .

    dico solo questo.
    voglio troppo sapere come la pensi.

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    1. Scusami, ma non mi sembra permanente col testo che hai commentato! :) Comunque ci penserò, in caso vi risponderò con uno dei miei testi ;)

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